La cerimonia del tè si riferisce al processo di far bollire l’acqua, preparare il tè e servirlo agli ospiti. La cerimonia del tè giapponese differisce dal semplice bere il tè, ma è una forma d’arte completa che integra una varietà di elementi, tra cui lo spazio della sala da tè e del giardino, la selezione e l’apprezzamento degli utensili da tè, il cibo come i dolci giapponesi e le maniere per mettere a proprio agio gli ospiti. In questo articolo viene messo in luce lo spirito del popolo giapponese attraverso la cerimonia del tè.
Qual è lo spirito della cerimonia del tè, così come viene formalizzata da Rikyu?
Si diche che la cerimonia del tè, in giapponese cha-no-yu, come è nota in tempi moderni, sia ispirata al “wabicha” e perfezionata durante il periodo Azuchi-Momoyama (1573-1603) da Sen no Rikyu, che proveniva dalla classe dei mercanti.
In contrasto con la lussuosa cerimonia del tè che si era diffusa tra samurai, aristocratici e altre persone di classe elevata, il wabicha stabilito da Rikyu è uno stile semplificato e rilassato che elimina ogni spreco. In altre parole, sottolineava lo spirito del wabi-sabi, la filosofia dello Zen.
L’ingresso della sala da tè inventato da Rikyu si chiama “nijiri-guchi” ed è costituito da un’apertura, sulla facciata dell’edificio, insolitamente stretta e bassa. Pertanto anche un samurai di alto rango, per entrare, era costretto a riporre la spada all’esterno e chinare la testa. Questo era basato sulla convinzione di Rikyu che non c’era differenza di status tra samurai e mercanti, e che tutti coloro che apprezzavano la cerimonia del tè erano uguali.
Le “Sette regole di Rikyu”, lasciate ai suoi discepoli, contengono istruzioni per intrattenere gli ospiti, come ad esempio “Preparare il tè con cura in modo che gli ospiti possano berlo facilmente” e “Preparare un ombrello anche se non piove”.
Lo spirito di ospitalità idealizzato da Rikyu permane ancora oggi nella vita dei giapponesi.
Fasi della cerimonia del tè
Nella cerimonia del tè una serie di gesti per servirlo è chiamata “temae". Ci sono varie regole per il galateo nella cerimonia del tè, tra cui come servire il tè, come berlo, come stare in piedi e come sedersi. Anche se può sembrare formale, tutte queste regole sono progettate per apprezzare la cerimonia del tè.
Anche se varia da scuola a scuola, in generale il galateo della cerimonia del tè si svolge nel modo seguente.
Preparazione
Il padrone di casa (la persona che prepara il tè e intrattiene gli ospiti) sceglie gli utensili da tè e li purifica con un hukusa (panno).
Il momento di servire il tè
Il maestro prepara il tè. Mette da 1,5 g a 2 g di matcha in una tazza da tè, versa da 60 a 70 millilitri di acqua calda e mescola lentamente con una frusta di bambù (chasen). Il tè è considerato pronto quando tutta la polvere di matcha è sciolta e si formano bolle sottili.
Assaggiare i wagashi (dolci giapponesi)
I wagashi servono ad esaltare il sapore del tè e sono molto apprezzati per la loro bellezza visiva e il design stagionale. Prima di bere il tè, gli ospiti assaggiano il wagashi aiutandosi con la carta kaishi o con uno stuzzicadenti.
Il momento di ricevere il tè (stile Urasenke)
L’ospite saluta il maestro della cerimonia del tè con l’espressione “otemae choudaishimasu (grazie per aver fatto il tè)” e fa un profondo inchino. Dopo aver messo la tazza del tè sul palmo della mano sinistra e averla afferrata con la destra, l’ospite beve il tè con gratitudine. L’ultimo sorso di tè dovrebbe essere inghiottito in un fiato facendo rumore.
Nella cerimonia del tè, c'è l'usanza di “girare la tazza due volte” quando si riceve il tè. Questo per evitare di poggiare le labbra sul lato anteriore della tazza, ovvero quello più bello. Il maestro della cerimonia del tè serve la tazza del tè con la parte anteriore rivolta verso l’ospite. Come in risposta, l’ospite gira la tazza del tè per avere la parte più bella di fronte al maestro. Questa è un’espressione dello spirito di umiltà giapponese.
"Chagama" e "Tetsubin", strumenti indispensabili per la cerimonia del tè
Il bollitore chagama è uno strumento indispensabile per la cerimonia del tè. Si tratta di una grande pentola di ferro usata per far bollire l’acqua per il tè. L’acqua calda bollita in un chagama ha un gusto pastoso ed è dolce al palato. Per questo motivo il chagama risulta ideale nella cerimonia del tè.
Rikyu una volta disse: “Un solo chagama è tutto ciò che serve per la cerimonia del tè, è sciocco avere altri utensili”. Si tratta di un articolo speciale fra tutti gli utensili per la cerimonia del tè.
Tuttavia il chagama è grande e pesante, il che lo rende difficile da maneggiare come strumento quotidiano. È stata quindi realizzata la teiera Tetsubin in formato più piccolo, e sono stati aggiunti un manico e un beccuccio per renderla più facile da usare. Grazie alla sua elevata praticità, l’uso del tetsubin si diffuse ampiamente.
L’aspetto sofisticato e bello del tetsubin ricorda il wabi-sabi. Più si usa, più si possono apprezzare i cambiamenti del suo aspetto. Se si pensa di imparare l’arte della cerimonia del tè, perché non iniziare preparando il tè in un tetsubin?